Vi cantu

Vi cantu

giovedì 8 settembre 2016

A cucuzzedda e a mulinciana


Care nostre signore, come dice L. Carboni, ci vuole un fisico bestiale
per stare dietro  a voi  anche con tutta la passione del mondo…
Chi la vuole in un modo… chi la vuole nell’altro… chi  ne vuole di più…
avvicinatevi alla Ape che vi consiglio bene.
Canzone rompicapo dell’estate 2005 nella quale “aleggia” il doppio senso.
Con una “cucuzza” e una “mulinciana” al giorno… c’è euforia tutt’intorno.

Clicca sul link di You tube per il video della canzone:

A cucuzzedda e a mulinciana

La- do re- fa do mi la- (int)
Puru si vaiu vinnennu           tutti i ionna di l’’annu   (la- mi  mi7 la- mi mi7 la-)
I beni di la terra                 nsembra a chiddi da serra   (do mi fa mi mi7)  (int)
Na cucuzzedda longa             mulinciana china          (la- mi  mi7 la- mi mi7 la-)
L’haiu a mani i mammina      e mi facissi a panza china (do mi fa mi mi7)  (int)
     Vinitili a vaddari         vinitilii a tastari      (do re- do re- )  
     Si vi lo’ati a cattari      si vi l’ati a mnciari   (do re- do re-)
     Chi caddu ci spittati    ntà l ‘apa ne lassati    (do mi fa mi ) (int)

 E quannu veni a ?stati             e ci su 30 gradi
Non basta l’alalonga                  c’è a cucuzzedda longa
Si è napicca cutta                       nchiapativilla tutta
Tignitivvilla fitta                       s’è stota o puru ritta
    Ma comu mi la tiniti        a’ cura mi la rumpiti
    Puru s’è longa assai           e non finisci mai
   E… si ancora non vi basta  a calatici la pasta

Eni viola e tunna                         e dopu chi si ‘nfunna
Si scava finu o funnu                   e non c’è megghiu secunnu
Si inchi cu la muddica                  è naricetta antica
Ma si retsa vacanti                       è na pena pi tutti quanti
    Cu lu ciauru chi manna       ‘mpazzisciunu a Sant’Anna
    Si ‘diccunu li mani                 i nobili e i viddani
    E sù pronti c’u vinu                a Faccuni e o Casinu
 C’è cu voli a cucuzza                    e c’è cu mancu a truzza
Sei voti a sumana                          iò ceccu a mulinciana
E ora chi lu sapiti                           chi a cucuzzedda è longa
Chi a mulinciana è tunna               si inchi e poi si nfunna
     E iò chi vinnu e cattu          vi lu dicu comè u fattu
     Na vota la vuliti                  na vota vi affinniti
     Ma poi sempri vi spila         pecciò faciti a fila   (do mi fa mi ) (int)…
     A cu cu   a cu cu a cucuzzedda longa                  (int)…
     A muli   a muli  a mulinciana china                   (int)…
      A mulinciana china                                           (int)…
     
         Franco Famà     2005

“Pasta e cucuzza longa”: il mio piatto preferito di  fine estate.
Ringrazio gli “sponsor”  che mi procurano con devozione questo ortaggio.
Anche dal viaggio di ritorno dall’Australia sono rientrato a Torino, mese di febbraio, con , fra le altre cose una “lunghissima” cucuzza longa… grazie Maria e Francesco Trifiletti per la dedizione che avete nei confronti della mia famiglia                                                                                               Grazie Franco Famà e Salvina per la cura che dedicate alle zucchine e con quanta “devozione” mi “nutrite” e curate.                                                                  Grazie Peppino Ventura; non appena arrivo in Sicilia mi informi subito dello stato delle tue zucchine per poi farmi scegliere non appena alzi  il  portellone della macchina.                                                                       Grazie zio Eugenio per le “cucuzzeddi e mulincianeddi “ che puntualmente mi procuri andando da Geoacchino in bici, moto o macchina e con qualsiasi condizione di tempo.
Grazie Maria e Peppe Pelleriti, in visita da Domodossola a Torino, per una delle mie incredibili disavventure di salute, e avete pensato bene di risollevare il mio morale con zucchine, marmellatine e buonumore.
Grazie Ottavio Catania per la comprensione e la tua cultura  in “campo”
E che dire di Franco Mancuso; viene da Catania e come come uno che ha conquistato dei trofei si presenta a casa “armato” di “cucuzzeddi longhi”.                                          E non vi sembra una favola uscita dal libro Cuore quello che è successo nell’ultima mia visita a casa sua?                                                                       Tre arance estive c’erano su una piantina, in bella vista nel suo giardino, e tenute  nel tempo e con ogni minima cura.  Il nostro Franco giusto il tempo che io li ho immortalate in foto, si avvicina alla giovane pianta, raccoglie le 3 arance e amorevolmente me le dà in dono.                                              Qualcuno direbbe: a storia di la “mannarina” ma in quella canzone il protagonista dà a malincuore l’unico mandarino ai parenti in visita per Natale.
E grazie alla mia Santa, malgrado dica che questa canzone è la più “babba” che abbia mai potuto scrivere si dedica con amore e cucina nel miglior modo possibile le mie idolatrate “cucuzze” e si adopera a riempire “mulincianeddi e pipi”.
Questo progetto video è stato possibile, oltre  a foto e video di famiglia, grazie a quelle degli amici di facebook che ringrazio:                            Maria A.,  Mimma B., Maria Cristina D., Antonella G.,  Mimma N. P., Isa e Nino P., Federica V., Giuseppe (Pippo) A., Giuseppe A., Ottavio C., Salvatore C., Giuseppe P.,

Franco Famà 9/9/2016
                                                                                                                                                                                                            

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