Vi cantu

Vi cantu

lunedì 17 novembre 2014

Volu


C’è un pensiero che non posso scordare,
un posto che non mi riesce di lasciare;
vorrei, prima di girare il foglio,
nel ritorno delle cose
ritornare alla mia casa.

Ho visto alberi da visitare   i loro frutti da maturare
il prato verde da disegnare       e tanti fiori da colorare
e scende pioggia per irrigare  e splende sole per asciugare
una casetta da riparare           che adesso basta per riposare
ogni pastore potrà portare      le pecorelle per pascolare
questo giardino fenomenale   avrà le luci quand'è Natale

quella casetta con le sue crepe                è qui per noi … nostro è il presepe

foto di Domenico Lembo

Clicca sul link seguente per il video con immagini e ascoltare la canzone:

                                    VOLU
                    (mi- la- mi- si7 mi-)                    
E’ vacanti stu biccheri, era chinu finu a eri, (mi-  la-  re7  sol  mi-)
acqua, vinu? Indifferenti! Siti si sintia e si senti. (mi-  si7  mi-)
                C’era spisa nta’ cridenza, tanti pisci pa me lenza, (mi-  la-  re7  sol  mi-)
                caciu e pani datu a ‘feddi e nto’ giaddinu quantu aceddi. (mi-  si7  mi-)
     (mi- la- re7 sol mi- la- si7 mi-) (mi- la- re7 sol mi- la- si7 mi-) (mi- la- mi- si7 mi-)
Celu, mari e orizzonti sunnu ca’  propria di fronti,
pi vaddari tu ti femmi; comu a grotta i Betlemmi.
                Ma non si femmunu i ionna, ogni cruci na Madonna,
                c’è nchianata ci su scali e… volu comu si haiu l’ali.
     (mi- la- re7 sol mi- la- si7 mi-) (mi- la- re7 sol mi- la- si7 mi-) (mi- la- mi- si7 mi-)
Terra chi eni ricca i terra e di sonu di chitarra,
pensu ancora chi eni u stissu: cadu si, ma non mi ‘bissu.
     (mi- la- re7 sol mi- la- si7 mi-) (mi- la- re7 sol mi- la- si7 mi-) (mi- la- mi- si7 mi-)
                                       
                                        VOLO
Vuoto è questo bicchiere, fino a ieri quasi pieno:
acqua, vino? Indifferentemente si sentiva sete e ancora se ne sente.
                Ce n'era di spesa nella dispensa, tanti pesci per la mia lenza,
                cacio e pane dato a fette e il giardino con tanti uccelletti.
Cielo mare ed orizzonte sono qui proprio di fronte
per guardarli tu ti fermi; come si fa con la grotta di Betlemme.
                Non si possono fermare i giorni, per ogni croce c'è una Madonna,  
                Salite, scale …ma volo come se avessi le ali.
Terra ricca di terra e di suoni di chitarra,
penso ancora che niente è cambiato: cado si, ma non sprofondo.
               
                                 Falcone, agosto 2009 


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