Vi cantu

Vi cantu

sabato 21 marzo 2015

I padri


   La forza dei padri agli occhi dei figli bambini.
   La grandezza dei figli nei cuori dei padri …
e ritmo ci sarà per qualsiasi danza.

   Canzone scritta il 14 giugno 1979, giorno dopo il congedo militare.
   Cosetta: nome scelto in onore di Jean Valjean che le ha fatto da padre, (V. Hugo "Les Miserables”) qui nella veste di madre.
   Pilato: non ricordo il motivo di questa scelta, forse per il nome, famoso per il gesto del lavarsi le mani,  e quindi  poco attinente e in contrapposizione al ruolo di padre.

   Canzone registrata nel giardino dell’hotel Soleado di Falcone durante la serata “Gli ulivi e la memoria” del 3 agosto 1998, in sottofondo “canticchia” anche Ciccio


Foto F. Rocciolo

Clicca sul link seguente per ascoltare la canzone:

I  PADRI

               (Si-  re  mi  mi7  sol fa#  si-)
   Cosetta cammina, Pilato ha un problema                ( si-  re  mi )
la cerca di nuovo                                                           ( si-  re) 
per quel viso truccato, il lavoro perduto                    ( si-  mi  si-)
le sue mani ed il vizio di guardarla com’era.             ( re  si-  mi  si-) 
   E Pilato la guarda, Cosetta si lava                           ( si-  re  mi )
le mani sudate                                                               ( si-  re) 
quel suo pezzo di terra con quell’erba che cresce     ( si-  mi  si-)
cresce la sua abitudine … guarda il suo contadino. ( re  si-  mi  si-) 
             Tanto ormai sa già                                         ( si-  mi)
             che anche suo figlio crescerà.                         ( sol fa# si-)
             Tanto ormai sa già                                        ( si-  mi)
             che la miseria vincerà.                                     ( sol fa# si-)
                    E torneranno i loro padri                       ( si-  sol fa# si-)
                    e avranno figli da sfamare                      ( si-  sol fa# si-)
                    il giorno fuori a cooperare                     ( si-  sol fa# si-)
                    e poi la notte a macchinare                    ( si-  sol fa# si-)
                      e chi non dorme va a cantare                 ( si-  sol fa# si-)
                    e chi non dorme va a cantare.                 ( si-  sol fa# si-)
            Tanto ormai sa già …                                  ( si-  mi)
            che la miseria vincerà.                                     ( sol fa# si-)

   Cosetta ha fatto grandi cose, Pilato ha visto giusto,
le sue mani sul muro
e suo figlio è già grande e gli porge del vino
e Cosetta sorride e lo cerca di nuovo.
            Perché ormai sa già …
            che anche suo figlio crescerà
            Perché ormai sa già …
            che la miseria vincerà.
                   E torneranno i loro padri
                   e avranno figli da sfamare
                   il giorno fuori a cooperare
                   e poi la notte a macchinare
                   e chi non dorme va a cantare
                   e chi non dorme va a cantare.
             Perché ormai sa già …
             che la miseria vincerà
             Perché ormai sa già …
             che anche suo figlio crescerà.

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