Vi cantu

Vi cantu

mercoledì 16 novembre 2016

A zita




Nel febbraio del 1990 Ciccio (Francesco Micale) si trasferiva in Australia e i nostri “collegamenti” dovettere per forza di cose continuare via posta.
In quegli anni, non eravamo ancora nell’era di whatsapp, messenger, skipe e facebook;
lettere e messaggi di emigrati con i familiari, amici e fidanzati viaggiavano da un continente all’altro grazie alla posta aerea.
Nell’estate di quel 1990, nell'attesa di qualcuna delle sue missive, nasceva e gli dedicavo questa canzone che potrebbe “suonare” come una “canzonatura” anche per “l’ilarità” del ritmo...
in “dissonanza” con le preferenze musicali nostre, soprattutto in quegli anni. 
Vero Drius?
La registrazione del pezzo è di questi giorni (31/10/2016) con Nazzareno Gugliotta, Sarino (Rosario Paratore) e l’estro e la fantasia di Mike (Michele Piscitello)
nel cantarlo ho dimenticato la prima parte della seconda strofa e ho pensato bene di riportarla nel testo e nel video.


Progetto video grazie alle foto degli amici di Facebbok: FedericaV., Maria GraziaF., MimmaB., TaniaT.,FrancescoM., LorenzoC., SalvatoreG.,altre foto dal mio album di famiglia. Video di NazzarenoG. Ringrazio Maria Grazie e Raffaele, Domenica e Sebastiano Lionti per l’album del loro matrimonio. 


Clicca due volte sul link seguente per il video e la canzone su yuotube:

A zita
                                           (fa do7 fa)
Alla me zita australiana pigghiu la pinna e ci scrivu     (fa do7 fa)
l’ura i manciari è luntana e ntà cucina scuriu             (do7 fa do7 fa)
e mentri u ciauru scarseggia e iò tantu bonu non staiu  (fa do7 fa)
trema persinu la seggia puru lu iattu fa miau             (do7 fa)
(Rit)…  Ti mannu baci e carizzi                             (do7)
   ti sfioru i labbra e i trizzi                               ( fa)
   ti lisciu a schina e u pettu                               (do7)
   ma iò cà sugnu chi spettu                                (fa)
      Com’è amara la me vita                               (do7 fa)
      mottu i fami e senza zita                            (do7 fa)
      chi ‘lammicu quantu peni                              (do7 fa)
      chiù disgrazia no, non c’eni  (Kazoo)                   (do7 fa do7 fa)

Speru chi tu sini megghiu chi manci e l’aria ti godi
e quannu ti vaddi ntò specchiu non chiudi l’occhi e ti voti.
E cà mi misunu a dieta… d’accordu dutturi e parenti
e a me disgrazie è completa… non mi fannu manciari chiù nenti.
(Rit)…  Ti mannu baci e carizzi…

Ma prima mi iò mi diettu ti vogghiu puttari all’altari
e dopu cunsatu lu lettu è di giustu chi s’avi a manciari  
   Na tavulata i sasizza
   mentri ti sfioru la trizza
   di 100 chili un cunfettu
   ma iò cà sugnu chi spettu                      
         Com’è amara la me vita                             
         mottu i fami e senza zita                           
         chi ‘lammicu quantu peni                             
         chiù disgrazia no, non c’eni  (Kazoo)